Grafton Plastic

Caratteristiche tecniche
Corpo estruso da un solo blocco di resina plastica ureica color avorio, collo in ottone, campana costituita da 2 gusci incollati insieme ed uniti al corpo da un anello di tenuta di plastica con un rinforzo di metallo sul bordo che si protrae anche all’interno, chiavi assemblate tramite perni d’acciaio, meccaniche fissate allo strumento con viti Parker, molle ad “U” di acciaio armonico passate nei perni con fulcro sul fusto dello strumento, gabbie delle chiavi laterali in plexigas trasparente con diciture sul costruttore ed ideatori dello strumento.

Indicazioni Storiche
L’alto Grafton Plastic è uno strumento caratterizzato da uno stile nella forma prettamente “bolidistico”, con il quale si tende ad arrotondare le linee e gli angoli vivi per donare un’efficienza aereodinamica alla massa. Tale pratica stilistica fu adottata negli anni ‘50 ed applicata in molti campi, dagli elettrodomestici alle automobili. L’inventore del Grafton Plastic è stato l’italiano Ettore Sommaruga, un musicista torinese che nel 1937, perseguitato dal fascismo, è costretto a trasferirsi in Inghilterra. Nonostante abbia “abbandonato” la cittadinanza italiana, viene internato come straniero nemico nell’isola di Man dove riesce a costituire un’orchestra jazz di musicisti internati. Dopo circa tre mesi viene liberato e riprende a lavorare. Nel 1942 insieme ad un socio italiano crea una fabbrica di strumenti chirurgici che più tardi insedierà a Grafton street nella contea di Tottenham. Dopo qualche tempo inizia a lavorare nelle forze armate britanniche come tecnico riparatore di strumenti musicali e pochi anni dopo fonda la Grafton Light Engineering Company Limited. Verso la fine della guerra le difficoltà economiche erano notevoli così come costoso e difficile era reperire le lastre di ottone; è in questo momento che Sommaruga decide di realizzare il primo saxofono in plastica, uno strumento con uno standard qualitativo elevato ma a costi contenuti. Il brevetto è depositato il 2 luglio 1948 e nel 1950 inizia la produzione con la distribuzione curata dalla John E. Dallas Limited.

Ornette Coleman e Charlie Parker sono stati gli utilizzatori più famosi del Grafton Plastic. Nel leggendario concerto di Toronto del maggio del 1953 alla Massey Hall, Charlie Parker si trova a salire sul palcoscenico, dove l’attendono Max Roach, Dizzy Gillespy, Bud Powell e Charles Mingus, senza il suo sax alto King Silversonic poiché il giorno prima lo aveva impegnato per procurarsi una dose di stupefacenti. Un rappresentante della John E. Dallas Limited coglie l’occasione e propone a Parker di suonare un alto Grafton Plastic il quale accetta esibendosi in modo strabiliante. Per ragioni contrattuali Parker non poté comparire in copertina e nelle note interne del disco con il suo vero nome ma venne accreditato con lo pseudonimo di “Charlie Chan” (un’allusione ironica al detective di fantasia Charlie Chan ed alla moglie di Parker, Chan Richardson).

sax alto in Mib

456

GRAFTON Company – John E. Dallas & Sons Ltd

Grafton Plastic

Inghilterra

12798

1956

Dal Sib grave al Fa acuto (Db3 – Ab5)