Sabato 9 novembre 2019 nelle sale del Museo del Saxofono un evento di rilievo assoluto.
Una masterclass ed un concerto unici per celebrare il 205° anniversario (6 novembre1814) della nascita dell’inventore del saxofono Monsieur Adolphe Sax.

– Alle 17.00 “Tecniche di improvvisazione moderna” – Masterclass con Max Ionata rivolta a tutti gli strumenti e dedicata a coloro che abbiano desiderio di trovare una strada efficace nell’approccio all’improvvisazione che non sia confinata esclusivamente alla musica Jazz.
Saranno affrontati e dibattuti argomenti riguardanti l’armonia, il ritmo e l’uso corretto della melodia, da sempre i tre elementi fondamentali della musica.
– Alle ore 19.30ca Buffet di intrattenimento prima del concerto.
– Alle 21.00 Concerto “Ionata-Mannutza duo”. In programma musiche composizioni originali dei due musicisti e brani classici del repertorio jazzistico.

Info e costi: 06.61697862 – 3475374953 – info@museodelsaxofono.com

Max Ionata è considerato uno dei maggiori saxofonisti italiani della scena jazz contemporanea, in pochi anni ha bruciato le tappe in una carriera vertiginosa conquistando l’approvazione di critica e pubblico, riscuotendo grande successo in Italia e all’estero. Ha condiviso il palco con artisti del calibro di Robin Eubanks, Reuben Rogers, Clarence Penn, Lenny White, Billy Hart, Alvin Queen e Joe Locke, Anne Ducros, Steve Grossman, Mike Stern, Bob Mintzer, Bob Franceschini, Hiram Bullock, con Joel Frahm, Miles Griffith, Anthony Pinciotti, spaziando dai territori della musica improvvisata alla canzone d’autore. Ai concerti con Dino Piana, Roberto Gatto, Dado Moroni, Stefano Di Battista, Giovanni Tommaso, Flavio Boltro, Furio Di Castri, Fabrizio Bosso, Enrico Pierannunzi si accostano infatti quelli con Gegè Telesforo e poi con Mario Biondi, Ornella Vanoni, Vinicio Capossella, Renzo Arbore, Sergio Cammariere e Violante Placido. La sua musica ha superato i confini europei arrivando in Giappone ormai meta fissa delle sue tournées internazionali a conferma del valore universale della sua arte. L’importante rivista giapponese “Jazzlife”, oltre a dedicargli un’importante speciale “Jazz horn 2010”, lo ha segnalato come “uno di quei sassofonisti che hanno aperto una nuova frontiera nel jazz”.

Luca Mannutza si avvicina alla musica giovanissimo e si diploma in pianoforte a 18 anni. Dopo anni di varie esperienze, anche con gruppi di rock progressivo e fusion, si avvicina al jazz assecondando una naturale predisposizione all’improvvisazione e alla creatività. L’intensità della sua attività musicale cresce due anni più tardi, quando comincia a suonare con il saxofonista argentino Hector Costita e incontra il trombettista di New York Andy Gravish.
Dal 2002 importanti collaborazioni con Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Mario Biondi, Jeremy Pelt. Alla sua intensa attività live affianca quella di arrangiatore per vari artisti e progetti discografici con Mario Biondi, Rosalia de Souza, Filippo Tirincanti,Lorenzo Tucci. Ha partecipato a Umbria Jazz, Villacelimontana jazz, Moncalieri Jazz, Pescara Jazz Festival, Ancona Jazz Summer Festival, Roma Jazz Festival, Forma e Poesia nel Jazz, Bologna Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Grey Cat Festival, Vicenza Jazz, Shangai e Jakarta Jazz Festival, Dubai Jazz Festival, Parc Floral Parigi.
Ha suonato con Rava, Fresu, Bosso, Boltro, Tamburini, Amato, Scannapieco, Cisi, Giammarco, Bonisolo, Giuliani, DiBattista, Gatto, Sferra, Bonaccorso, B.Casini, Ferra, J.Pelt, J.Frahm, S.Grossman, J.D.Allen, G.Cleaver, D.Burno,B.Hart.